Eventi con la sede della protezione civile di Gallarate
Sala cordinamento CPE Gallarate |
Giovedi 28 Marzo 2013 - Incontro con la stampa locale al CPE in
occasione dell'approvazione del Piano Comunale di Emergenza di
Protezione Civile.
I link dei servizi giornalistici e televisivi:
Il Centro polifunzionale di emergenza di Gallarate, “casa” della Protezione Civile
GALLARATE, 28 marzo 2013 – di SARA MAGNOLI –Venti per il gruppo comunale trentacinque per quello del Parco del Ticino, tre per l’associazione radioamatori italiana, trenta i vigili del fuoco. Sono i numeri del Centro Polifunzionale di emergenza di via degli Aceri di Gallarate, “casa” della protezione civile grazie, appunto, al gruppo comunale, ma anche dai volontari del Parco del Ticino, con i quali il Comune ha una convenzione per la protezione civile, la vigilanza ecologica, i l’antincendio boschivo, dai radioamatori, che garantiscono le radiocomunicazioni i caso di emergenza, mentre per quanto riguarda i volontari di vigili del fuoco si tratta di una “sezione” più autonoma.
“Casa”, si diceva, del volontariato pronto a intervenire in caso di emergenze legate, appunto, alla protezione civile, ma anche luogo di formazione e aggiornamento.
L’attuale assetto del Centro Polifunzionale di Emergenza risale al 2004, quando gli immobili sono stati restaurati con fondi regionali. L’anno successivo si è insediata la Protezione Civile.
Qui, un parco macchine per cui i Volontari dei Vigili del Fuoco possono contare su un’autobotte e un fuoristrada, il Gruppo Comunale su due fuoristrada e un furgone cassonato mentre i volontari Parco Ticino su un fuoristrada con attrezzatura antincendio boschivo, un pulmino, un’auto per la vigilanza ambientale, un mezzo polifunzionale (adattabile al trasporto materiali o a interventi idrogeologici) e un autocarro “Eurocargo” con gru per trasporto materiali, in parte costituenti la colonna mobile regionale.
Ieri l’assessore alla Protezione civile del Comune di Gallarate Luigi Colombo e il responsabile coordinatore dall’ufficio comunale di protezione civile Roberto Santicchia,assieme a una rappresentanza di volontari legati al Centro polifunzionale emergenza (Cpe), ha illustrato spazi e compiti di questa importante realtà.
L’azione della Protezione Civile consiste essenzialmente nel controllo del territorio per la previsione e la prevenzione delle emergenze: i volontari entrano in azione dopo i cosiddetti first responder (Vigili del Fuoco, forze di polizia, 118 e altri operatori del soccorso) supportando e collaborando nella gestione della fase acuta dell’emergenza e della fase post emergenza.
Recentemente, il gruppo comunale con i volontari del Parco Ticino ha partecipato alle operazioni per trasportare in luogo sicuro le opere d’arte del museo Maga durante l’incendio che ha distrutto il tetto dell’edificio. E il loro intervento è forte in caso di condizioni meteo avverse, con un costante monitoraggio. Nelle giornate di nevicate particolarmente intense hanno anche supportato nel trasporto del cibo dalla mensa centralizzata comunale alle scuole. La loro azione si sviluppa comunque a seconda dell’esigenza del momento. Si va dal presidio in luoghi potenzialmente problematici, come la stazione ferroviaria, al monitoraggio su punti della città allagabili (per esempio i sottopassi), al taglio di alberi pericolanti.
Il Gruppo Comunale gallaratese collabora con la locale Croce Rossa e si rapporta costantemente ai livelli regionale e provinciale della Protezione Civile.
Un ruolo, il loro, reso ancora più significativo dalla recente approvazione a livello di ente pubblico del Piano comunale di emergenza di protezione civile, che si compone di tre parti principali: analisi dei rischi, procedure, cartografie.
<<Pur non prevedendo a priori sanzioni per gli enti inottemperanti – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Luigi Colombo – la legge che regola la materia, risalente ai primi anni Novanta, considera obbligatoria l’adozione del Piano. Di conseguenza, i Comuni che non si dotano di tale strumento e vengono colpiti da calamità naturali o di origine antropica non possono ottenere sovvenzioni utili ad affrontare il problema. Con l’approvazione del documento, Gallarate si mette nelle condizioni di ricevere aiuti che comunque si spera non siano mai necessari>>.
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